Le armi per i Rinzivillo, gli imputati dal gup: arrivano le richieste di abbreviato

 
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Gela. Ci sono le prime richieste di riti alternativi, avanzate dai difensori di diversi imputati coinvolti nell’inchiesta antimafia “Mutata arma”. Hanno scelto il rito abbreviato e in aula, per sentire proprio alcuni degli accusati, si tornerà a gennaio. Per i pm della Dda di Caltanissetta (con il magistrato Matteo Campagnaro), il gruppo dei Rinzivillo poteva contare su presunti affiliati capaci di gestire armi, anche modificate. I poliziotti del commissariato e quelli della mobile nissena hanno anche scoperto presunti laboratori artigianali e un poligono, dove sarebbero state provate le armi. Davanti al gup, ci sono Carmelo Vella, Graziano Vella, Angelo Gagliano, Orazio Davide Faraci, Rosario Vitale, Davide Pardo, Salvatore Graziano Biundo, Massimo Castiglia, Majch Vella, Andrea Tomaselli e Luigi Barone. Le armi sarebbero state vendute anche ad acquirenti che arrivavano da altre zone dell’isola. Le difese hanno prodotto una serie di atti e sentenze che verranno valutati dal gup del tribunale di Caltanissetta.

Durante le indagini, sono stati ripresi incontri tra gli imputati, seguiti per mesi dagli investigatori. Nel pool difensivo ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Salvo Macrì, Enrico Aliotta, Cristina Alfieri, Giuseppe Fiorenza, Rocco Cutini, Ignazio Raniolo, Giuseppe Cascino, Nicoletta Cauchi e Francesco Villardita.

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