Le condanne dopo l’inchiesta “Redivivi”, a febbraio parte il giudizio d’appello

 
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Gela. Si apre il prossimo 21 febbraio il giudizio d’appello successivo alle condanne emesse nei confronti dei presunti appartenenti ad un gruppo capace di imporre il predominio quasi esclusivo nella gestione del trasporto della plastica in alcune aree rurali della città. Gli altri operatori del settore sarebbero stati minacciati e tagliati fuori dal mercato. Gli imputati sono stati coinvolti nell’inchiesta “Redivivi”, attraverso la quale i pm della Dda di Caltanissetta, i poliziotti della squadra mobile nissena e quelli del commissariato locale, hanno ipotizzato l’esistenza di un vero e proprio gruppo mafioso. Per i giudici del collegio penale del tribunale di Gela, però, non si sarebbe trattato di un clan ma di un gruppo ben organizzato che avrebbe agito con “metodo mafioso”. Tutti gli imputati condannati hanno proposto ricorso e le loro posizioni verranno valutate dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Con la sentenza di primo grado sono stati imposti dodici anni di reclusione a Vincenzo Trubia, nove anni al ventottenne Rosario Trubia, otto anni e otto mesi complessivi a Davide Trubia (che rispondeva anche di estorsioni risalenti nel tempo), otto anni e cinque mesi per Nunzio Trubia, sette anni e un mese a Ruggiero Biundo, sette anni ciascuno a Luca Trubia e Simone Trubia, sei anni e dieci mesi a Rosario Caruso e un anno e quattro mesi per il ventinovenne Rosario Trubia. Il collegio, invece, ha assolto tutti gli imputati dall’accusa di aver imposto la consegna della plastica dismessa agli imprenditori agricoli della fascia trasformata, quella tra Bulala e Mignechi al confine con la provincia di Ragusa.

E’ stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili. Anche nel giudizio d’appello ci saranno l’antiracket “Gaetano Giordano” e la Fai (con l’avvocato Giuseppe Panebianco), gli operatori estromessi dall’arrivo dei Trubia (con l’avvocato Giovanni Bruscia), il Comune (con il legale Anna Gambino) e l’associazione Codici Sicilia (rappresentata dall’avvocato Mario Campione). Nel pool difensivo ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Nicoletta Cauchi e Carmelo Tuccio. E’ ancora davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, invece, l’altro troncone del procedimento “Redivivi” che riguarda imputati giudicati con il rito abbreviato.

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