Le due figlie uccise, Giuseppa Savatta verrà giudicata con l’abbreviato: ammesse le parti civili

 
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Il fermo di Giuseppa Savatta

Gela. Accolta la richiesta dei difensori e la quarantunenne Giuseppa Savatta

verrà giudicata con il rito abbreviato.

L’udienza preliminare. La donna è accusata dell’omicidio delle due piccole figlie, Gaia e Sofia Trainito, uccise nel dicembre di un anno fa, all’interno dell’abitazione di famiglia in via Passaniti, nel cuore del centro storico. Difesa dagli avvocati Pietro Pistone e Maria Luisa Campisi, si trova davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore, dopo che i pm della procura hanno chiuso le indagini.

Nel corso dell’incidente probatorio, proprio in fase d’indagine, è stata depositata una relazione peritale, redatta da un pool di esperti, che hanno escluso la capacità d’intendere e di volere della donna al momento dei fatti. Un verdetto che potrebbe pesare anche sul giudizio finale. La donna soffrirebbe di disturbi mentali. Il gup, inoltre, ha ammesso la costituzione della parti civili, ovvero i familiari delle piccole uccise, a cominciare dal padre, sono tutti rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra e Giovanni Giudice. In aula, si tornerà a fine gennaio e in quell’occasione potrebbe arrivare il verdetto del giudice.

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