“Le indagini devono proseguire”, accolta la richiesta dei genitori di una neonata morta

 
0

Gela. Un ulteriore termine di quattro mesi. I pm della procura dovranno proseguire gli approfondimenti investigativi sul caso del decesso di una neonata. Morì dopo poche ore dalla nascita, nonostante il trasferimento al nosocomio di Enna. Una denuncia venne presentata dai genitori. Per i coniugi, infatti, ci sarebbero state responsabilità da parte dei medici dell’ospedale Vittorio Emanuele. I pm della procura, già nelle scorse settimane, hanno chiesto l’archiviazione. “Le condotte dei sanitari che hanno eseguito la gestazione, il travaglio ed il parto sono state professionalmente corrette”, hanno stabilito. All’archiviazione dell’indagine, però, si è opposto il legale che rappresenta i genitori, l’avvocato Joseph Donegani. Per la famiglia, infatti, ci sarebbero state evidenti negligenze, ricostruite nell’atto di opposizione.

L’infezione sarebbe stata fatale. La causa scatenante di tutto sarebbe stata un’infezione da streptococco, accertata dal consulente nominato in fase di indagine. Un’infezione che si sarebbe potuta superare, da quanto emerge nell’opposizione, sottoponendo la madre, nella fase di gestazione, a tamponi vaginali e rettali, necessari ad accertare la presenza dello streptococco. Un’attività svolta solo alla sedicesima settimana di gestazione e mai più ripetuta. Anche il trasferimento della neonata dal “Vittorio Emanuele” ad Enna sarebbe stato tardivo, contribuendo a rendere ancor più grave il quadro clinico. Per il legale dei coniugi, ci sarebbero gli estremi dell’omicidio colposo e delle lesioni. Il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti ha disposto la prosecuzione delle indagini, chiedendo ai pm di valutare tutti gli aspetti indicati nell’opposizione, anche attraverso un confronto con il consulente che si è già occupato della vicenda.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here