Le malformazioni non riscontrate dai medici, il calvario di un bambino: i genitori chiedono un risarcimento all’Asp

 
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Gela. Gravissime malformazioni agli arti e alle ossa che non gli consentono neanche di camminare.

Il “calvario” del piccolo. I genitori di un bambino, di appena sei anni, hanno deciso di chiedere un risarcimento ai vertici dell’Asp. Nel corso dell’intera gestazione, infatti, i medici dell’ospedale Vittorio Emanuele, che seguivano la madre, non avrebbero accertato la presenza di disfunzioni nel feto. Al momento del parto, però, furono subito chiare le gravissime malformazioni ossee. Da allora, per i genitori, lui disoccupato e lei casalinga, è iniziato un vero calvario sanitario fatto di viaggi verso centri specializzati di altre regioni italiane, con in testa l’ospedale “Gaslini” di Genova. Se i medici del nosocomio di Caposoprano avessero, per tempo, accertato le disfunzioni del feto, la madre avrebbe avuto l’eventuale possibilità di interrompere la gravidanza. Tutto questo, però, non fu possibile, dato che per i medici la gestazione proseguiva senza problemi. Adesso, i coniugi e il loro legale attendono risposte proprio dai vertici dell’Asp.

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