Le piazze di spaccio in città, pesanti condanne dopo il blitz “Tomato”: solo due assolti

 
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Immagini di repertorio

Gela. Solo due assolti, Salvatore Antonuccio e Luigi D’Antoni, e undici pesanti condanne, per oltre settant’anni complessivi di carcere. Il giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore ha emesso il proprio verdetto al termine del giudizio abbreviato scelto dai difensori degli imputati coinvolti nel blitz antidroga “Tomato”. Nove anni a Salvatore Stamilla, otto anni e quattro mesi ad Alessandro Scilio (assolto per due capi di imputazione), otto anni a Salvatore Mazzolino, sette anni e due mesi a Giuseppe Fecondo, sei anni e due mesi a Vincenzo Di Maggio (assolto per uno dei capi contestatigli), sei anni a Luciano Guzzardi, cinque anni e otto mesi ad Alessio Savatta, cinque anni e sette mesi ad Antonia Cricchio, cinque anni e quattro mesi per Gianfranco Casano e Gaetano Marino, tre anni e sette mesi a Maria Rita Calascibetta. Il gup Fiore è andato oltre le richieste giunte dai pm della procura che per alcuni imputati hanno chiesto condanne meno pesanti (rideterminando le accuse in ipotesi più lievi di spaccio di droga). Per il giudice, invece, tutti i condannati avrebbero avuto un ruolo di rilievo nel giro scoperto dai pm della procura e dai carabinieri. Tra le sostanze piazzate c’era l’eroina. Con l’inchiesta “Tomato” gli inquirenti sono arrivati ai fornitori catanesi e palermitani.

Le accuse invece sono cadute per Antonuccio e D’Antoni. I difensori, gli avvocati Giovanna Zappulla e Rocco Guarnaccia, sono riusciti a dimostrare l’estraneità di entrambi al presunto gruppo di spacciatori. I legali dei condannati sono pronti ad impugnare i pesanti verdetti in appello. Nel pool difensivo, ci sono gli avvocati Salvo Macrì, Antonio Gagliano, Francesco Enia, Ivan Bellanti, Enrico Aliotta, Vittorio Giardino, Dionisio Nastasi, Calogero Vella e Matteo Bonaccorsi.

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