Le salme ferme a Farello saranno sepolte: altri loculi requisiti

 
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Gela. Con diverse salme che da settimane attendono sepoltura, alla fine l’amministrazione comunale ha scelto di requisire altri loculi nel cimitero di Farello. La situazione è diventata insostenibile. Spazi comunali non ce ne sono più e la costruzione di nuovi loculi va a rilento. Diverse famiglie hanno protestato, addirittura rivolgendosi alle forze dell’ordine. Una decina di salme stazionano nella camera mortuaria del cimitero, in attesa di trovare posto. A Palazzo di Città, il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Simone Siciliano, subissati da critiche di ogni tipo, hanno scelto il passo dell’acquisizione dei loculi necessari.

Una lunga scia di loculi requisiti. “Ho avuto conferma dal vicesindaco – spiega il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino – noi abbiamo subito chiesto che si provvedesse con la requisizione di altri loculi delle confraternite. Purtroppo, non si può fare diversamente né è possibile lasciare le salme senza una degna sepoltura. I lavori per nuovi loculi comunali non saranno di breve durata. La giunta ha l’obbligo di trovare una soluzione e di rispettare le famiglie dei defunti”. “L’amministrazione comunale deve restituire 1500 loculi requisiti alle confraternite – ha spiegato Salvatore Nobile, ormai ex presidente dell’Acr (Associazione confraternite riunite) – eppure tra rinnovi delle concessioni trentennali scadute e somme per le opere edilizie versate dalle confraternite il Comune ha incassato oltre sei milioni di euro, senza mai realizzare nemmeno un loculo. Le requisizioni iniziarono con l’allora sindaco Rosario Crocetta e l’assessore all’Ecologia Enrico Vella, prima di sfociare in un definitivo impasse con la giunta Messinese”.

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