Le tante ombre sullo sbarco alleato, ricordate quelle tragiche giornate: “Verità ancora nascoste”

 
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Gela. E’ stato ricordato il settantatreesimo anniversario dello sbarco alleato lungo le coste locali. Le tragiche giornate dello sbarco. Una commemorazione che, soprattutto quest’anno, ha aperto ulteriori profili di riflessione. “Bisognerà fare maggiore chiarezza su quanto accaduto in quei giorni. Non dimentichiamo il sangue innocente lasciato a terra dagli stessi alleati”. Questo è il messaggio che esce dalla giornata di commemorazione, lanciato in più occasioni dallo storico Nuccio Mulè, da anni ormai impegnato a ricostruire quella tragica fase storica che si abbatté sulla città. “Il sangue versato in quei giorni a Gela – ha commentato il sindaco Messinese – non va distinto tra vincitori e vinti. Entrambi ci consegnano una lezione sulla brutalità della guerra che ancora non riesce ad educare i potenti della terra”.Tra le vittime di quelle lunghe giornate, anche i carabinieri presenti sul territorio, ricordati dal tenente Francesco Ferrante che non ha tralasciato di chiedere, appunto, chiarezza su quanto accaduto a loro e ai civili inermi. Durante la cerimonia, è stato proiettato un cortometraggio realizzato da Lillo Seminatore di Canicattì ma gelese di adozione. “Ero ancora in fasce – racconta – ho cercato di raccontare i fatti almeno come li hanno vissuti i miei genitori. Le fotografie messe in sequenza possono solo fare alzare la testa”. Il silenzio militare inizia con le immagini di centinaia di morti per le strade di una Gela occupata.

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