L’emergenza rifiuti è in atto ma Tekra licenzia, i sindacati: “Serve intervento del Comune”

 
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I lavoratori Tekra con il sindaco Domenico Messinese

Gela. I licenziamenti decisi dai vertici di Tekra, l’azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, non convincono affatto i sindacati del settore. Come anticipato due giorni fa, altrettanti operai, in forza all’azienda campana, hanno ricevuto provvedimenti di licenziamento. Altri sei, invece, sono tutt’ora dislocati nel cantiere di Piazza Armerina, mentre in città i loro colleghi effettuano straordinari lavorativi, in attesa della riattivazione dei servizi aggiuntivi, stabilita con ordinanza dal sindaco Domenico Messinese. “Non condividiamo le scelte della società Tekra in merito al licenziamento di due operai – scrivono in una nota i segretari Giovanna Caruso, Mario Stagno e Nicola Calabrse – così come non condividiamo il fatto che altri sei dipendenti siano ancora in servizio nel cantiere di Piazza Armerina. Noi, come sindacato, continuiamo a chiedere un dialogo costruttivo e un intervento serio, autorevole e concreto del Comune di Gela. Se è vero che ha affidato altri servizi alla Tekra, deve rivendicare il rientro dei lavoratori da Piazza Armerina. In caso contrario, ci sfugge sicuramente qualcosa che non ha a che fare con la logica ma con scelte inopportune e irresponsabili, anche a danno della pulizia della città”.

Con i cumuli in strada e un’ordinanza firmata dal sindaco, che deve ancora entrare in vigore, lo scontro è ancora in atto.

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