“Leonessa”, altri coinvolti dal gup: fissata udienza preliminare per decine di indagati

 
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Gela. La maxi indagine antimafia “Leonessa” avrà un ulteriore seguito. Il filone che ha toccato il presunto coinvolgimento della stidda arriva ancora davanti al gup del tribunale di Brescia. Gli stiddari, secondo i pm della Dda lombarda, erano interessati a fare affari con il sistema delle compensazioni fiscali illecite. Sei coinvolti sono già stati giudicati con il rito abbreviato e condannati, ma non per l’associazione mafiosa. Altri sedici imputati, invece, sono attualmente a giudizio, davanti al collegio penale del tribunale di Brescia. A dibattimento, c’è anche la presunta mente del sistema milionario delle compensazioni, il consulente trentaquattrenne Rosario Marchese. A settembre, invece, si presenteranno dal gup bresciano altri sessantacinque coinvolti. Si tratta, in gran parte, di professionisti che avrebbero dato supporto al gruppo scoperto dagli investigatori, ma anche di imprenditori, che attraverso le loro aziende si sarebbero avvalsi dei servizi dei gelesi, ottenendo compensazioni illecite, principalmente con lo schema di investimenti fittizi in aree svantaggiate.

La nuova udienza preliminare è stata fissata e a settembre il gup del tribunale di Brescia valuterà queste ulteriori posizioni. Molti dei coinvolti in questo filone non rispondono di associazione mafiosa, che viene invece contestata ai presunti capi e ai loro riferimenti più fidati, attualmente a giudizio.

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