“Leonessa”, terzo filone processuale passa ad un altro collegio: in aula a marzo

 
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Brescia. Sarà un diverso collegio penale ad occuparsi del maxi filone processuale scaturito dall’inchiesta antimafia “Leonessa”, coordinata dai pm della Dda di Brescia. Il giudizio infatti è stato riassegnato e in aula si tornerà a marzo del prossimo anno. In totale, sono più di sessanta i coinvolti. La richiesta di rinvio a giudizio, poi accolta un anno fa dal gup lombardo, era stata avanzata nei confronti di imprenditori del nord Italia, ma anche di professionisti e presunti faccendieri, che avrebbero usufruito dei “servizi” del gruppo gelese che pare fosse specializzato nelle compensazioni illecite. Secondo gli investigatori bresciani, la stidda aveva messo le mani su un affare milionario e il gruppo avrebbe fatto riferimento proprio ad esponenti della criminalità organizzata. Altri coinvolti sono già a processo, sempre per i fatti dell’inchiesta “Leonessa”.

Il collegio penale del tribunale di Brescia ha emesso condanne, anche se non definitive. Nelle altre costole processuali, fino ad oggi, è sempre caduta la contestazione mafiosa, con la conferma principalmente dei reati tributari, che furono il fulcro dell’inchiesta. Il gup aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale su alcuni capi di imputazione, trasmettendo gli atti ai pm gelesi. Il blitz “Leonessa” venne condotto in parallelo con quello ribattezzato “Stella cadente”, coordinato invece dalla Dda di Caltanissetta.

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