L’estorsione per la cocaina, le accuse ai tre arrestati: domani dal giudice

 
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Gela. Per i carabinieri, che li hanno arrestati in flagranza di reato, e per i pm della procura, avrebbero minacciato e preteso denaro, a seguito della cessione di dosi di cocaina. Sono queste le accuse più pesanti che vengono mosse ai tre arrestati, bloccati negli scorsi giorni dai militari dell’arma, che avevano avviato indagini. Circa 1.300 euro, per un presunto debito di droga, che un cliente non avrebbe saldato. Le accuse vengono mosse al trentottenne Giacomo Tumminelli, al trentunenne Francesco Scicolone e al ventiquattrenne Ruben Raitano. Sono stati arrestati e sono attualmente detenuti in carcere. I tre hanno precedenti penali alle spalle e domani si presenteranno per l’udienza davanti al giudice. Sarebbe stato il giovane al quale vendevano droga a segnalare quello che stava accadendo. Sarebbe stato costretto ad acquistare dosi di cocaina, praticamente ogni settimana.

Una situazione insostenibile, che lo avrebbe indotto a rivolgersi alle forze dell’ordine. I militari hanno seguito i tre, entrando poi in azione, con gli arresti. L’ipotesi è quella dell’estorsione. Gli indagati verranno sentiti domani. Si presenteranno davanti al giudice, difesi dai legali Cristina Alfieri e Rosario Prudenti.

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