L’ex assessore Di Francesco al consiglio, “trasparenza su iter fermi Patto per il Sud”

 
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Flavio Di Francesco ha scritto al consiglio comunale

Gela.  Come più volte riportato da questa testata, non ci sono solo i definanziamenti da milioni di euro che si sono abbattuti sulla città. Tanti progetti del programma “Patto per il Sud” sono già stati finanziati, ma dei cantieri non si vede neanche l’ombra. Ci sono procedure di gara assegnate, ma aziende che ad oggi non hanno mai avviato i lavori. L’ex assessore ai lavori pubblici Flavio Di Francesco, ora coordinatore cittadino di “Unità Siciliana”, ha scritto a tutti i consiglieri comunali. Chiede loro “un’operazione trasparenza”, per capire che fine abbiano fatto finanziamenti e lavori. “Non dimentichiamo che ci sono progetti le cui gare sono state espletate o sono in corso, ma i cui lavori non sono mai iniziati. “Unita’ Siciliana Le Api–Golfo di Gela” si attende che i consiglieri di maggioranza e di opposizione assolvano al loro compito di eletti dal popolo e di controllori della cosa pubblica, in particolare si facciano portatori delle richieste dei cittadini che aspettano ormai da troppo tempo la riqualificazione dei propri quartieri attraverso la realizzazione di infrastrutture e servizi indispensabili a consentire una vita civile e l’avvio di un processo di sviluppo che ponga le condizioni a che i gelesi non siano costretti a lasciare la loro città – si legge nella missiva – ci aspettiamo dalla massima assise cittadina un’operazione “trasparenza” per rendere edotta la città di quale sia lo stato dei progetti in particolare quelli finanziati e quelli con iter concluso”.

Di recente, ci sono stati solleciti dagli uffici comunali alle aziende assegnatarie dei lavori di viale Mediterraneo, via Navarra e via Niscemi, tutti cantieri mai avviati. Di Francesco adombra anche qualche sospetto. “I signori consiglieri hanno la facoltà di chiedere e ottenere dall’amministrazione comunale il cronoprogramma e lo stato dell’arte di ogni progetto, ma possono attivarsi anche presso gli assessorati regionali competenti. Di queste informazioni rendano partecipi i cittadini che sono i primi destinatari di tali progetti. Ci sono progetti conclusi e rimasti negli scaffali dell’organo regionale per l’indizione delle gare (l’Urega), è necessario conoscere lo stato di quei progetti affinché si agisca per il meglio. Ci sono omissioni o ragioni insormontabili che giustificano il silenzio siderale di tutti i livelli istituzionali su tali argomenti? – scrive ancora – se ci sono responsabilità si sappia, se ci sono cause di blocco e di ritardi occorre a maggior ragione saperlo. La città sta morendo, questo consiglio comunale è chiamato ad agire, deve sapere che non siamo in regime di normale amministrazione, ma piuttosto in una gravissima emergenza economica e sociale. Ciascuno ha la piena responsabilità delle proprie azioni e delle proprie inazioni. Nessuno può dire io non c’entro, io non sapevo”. L’ex assessore, che più volte ha spiegato di aver lasciato progetti pronti e definiti, si dice anche disposto a collaborare, purché si arrivi a risultati concreti. Il suo gruppo politico ha spesso contestato il silenzio del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici Ivan Liardi. “Seguite gli interessi della città e abbiate alto il senso civico di ascoltare la vostra coscienza – conclude riferendosi ai consiglieri – mettendo in secondo piano la voce dei partiti nei quali militate che hanno mostrato in molte occasioni non solo di non conoscere i bisogni della città, ma di non sentire neppure il bisogno di conoscerli e di farsene carico”. Tra finanziamenti tagliati (che la politica ritiene di poter riesumare come meglio crede) e cantieri mai partiti, anche il “Patto per il Sud” si candida ad ennesimo fallimento.

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