L’hashish nascosto in garage, Peritore nega le accuse: il figlio ha confessato

 
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Gela. Quasi un chilo di hashish sequestrato dai poliziotti del commissariato in un garage del centro storico. Droga che sarebbe riconducibile al quarantaduenne Benito Peritore e al figlio, minorenne. Entrambi, questa mattina, sono stati sentiti in carcere. Peritore ha risposto alle domande del gip Lirio Conti, escludendo di essere a conoscenza della droga nascosta sia nel garage sia, in parte, nell’abitazione di famiglia. L’uomo, però, rimane in carcere, così come disposto dal giudice e chiesto dai pm della procura. Il figlio minorenne, invece, ascoltato nel carcere minorile di Caltanissetta si è addossato la colpa, sostenendo che la droga fosse nella sua piena disponibilità e scagionando il padre.

Anche in questo caso, è stata chiesta la conferma della custodia cautelare in carcere. Gli indagati sono entrambi difesi dall’avvocato Davide Limoncello, che si è opposto alle richieste dei pm legate alla conferma della detenzione. Nell’immobile dove vive la famiglia, i poliziotti hanno sequestrato sistemi per la pesatura della droga e alcuni monili, anche in oro.

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