Compostaggio verso lo stop, Panebianco alla Regione: “Aumentare la capacità”

 
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Tech continuerà a gestire l'impianto di compostaggio

Gela. L’impianto di compostaggio di contrada Brucazzi, uno dei pochi ancora attivi sull’intera isola, rischia lo stop. Senza un aumento della portata dei rifiuti che possono essere trattati, allora il sistema dovrà essere fermato entro il 10 ottobre. E’ quanto ha spiegato il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco in una missiva inviata all’assessorato regionale all’Energia. L’impianto è quasi saturo e nella richiesta si fa riferimento alla necessità di aumentarne la portata di almeno il ventotto per cento, ovvero di circa dieci tonnellate al giorno. Adesso, i tecnici dell’Ato attendono una risposta dagli uffici palermitani. Il fermo dell’impianto di compostaggio, inaugurato solo qualche anno fa, non permetterebbe di smaltire le frazioni organiche dei rifiuti e si porrebbe la necessità di trovare altre strutture disponibili.

“Ho anche dato incarico ad un’azienda specializzata di progettare  soluzioni che consentano di abbattere le emissioni dell’impianto – dice il commissario Panebianco – non appena avremo il progetto definitivo lo invieremo direttamente alla Regione. Purtroppo, è un impianto a tecnologia piuttosto risalente e gli odori rilasciati sono un problema”. In più occasioni, proprio il commissario ha anche chiesto ai funzionari regionali di vagliare la possibilità di un trasferimento del sistema di compostaggio nell’area della discarica Timpazzo, liberando dalle emissioni la zona industriale di Brucazzi.

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