Parte l’impianto di Petroltecnica in raffineria, progetto pilota a tutela dell’ambiente

 
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Marco Mendola all'interno dell'impianto appena inaugurato

Gela. Dopo le tante polemiche, arrivate anche in consiglio comunale, è stato inaugurato l’impianto dell’azienda riminese Petroltecnica. Il sistema, realizzato all’isola 15 della raffineria Eni di contrada Piana del Signore, consentirà il trattamento delle terre e delle acque contaminate da idrocarburi. I vertici societari, però, tengono subito a rassicurare tutti. “E’ importante sottolineare che questa tipologia di impianti che abbiamo installato ed installeremo nel prossimo futuro produrranno notevoli vantaggi ambientali – scrivono i responsabili di Petroltecnica in una nota ufficiale – in primis sarà un volano per le bonifiche locali e contribuirà a ridurre sensibilmente il trasporto su gomma dei rifiuti stessi. E’ appena il caso di ricordare che la nostra azienda ha recentemente provveduto allo smaltimento per conto di terzi di materiali contaminati prodotti in Sicilia presso gli impianti di Rimini con i conseguenti disagi ambientali. Un altro vantaggio che merita di essere menzionato è che i rifiuti così trattati e recuperati diventano materia prima riutilizzabile. Diversamente gli stessi finirebbero nelle discariche, che saranno un pessimo “regalo” lasciato ai nostri nipoti. Pur essendo in questo momento impossibile non ricorrere all’utilizzo delle discariche è pur vero che riempire le discariche con terreni che sono biologicamente recuperabili è un peccato ambientale grave”.

La società guidata da Peo Pivi e che sul territorio ha come referente Marco Mendola vuole utilizzare l’impianto realizzato in raffineria come progetto pilota da espandere in altre province. “Per noi, i punti ideali per altri due impianti sono Palermo e Messina”, dice l’addetta alle relazione esterne Roberta Sapio. Al momento, sono cinque i lavoratori (tutti locali) già impegnati. “A regime la manodopera arriverà a trenta unità, tutte del territorio”, precisano da Petroltecnica. “Un vantaggio che riteniamo assolutamente fondamentale per il territorio di Gela e della Sicilia in generale – continuano nella nota ufficiale – è che questi impianti danno un ritorno in termini di occupazione ed economia verde per il territorio, contribuendo a qualificare le professionalità impiegate. Il sistema avviato in raffineria può essere utilizzato anche per la bonifica dei terreni esterni”. Il gruppo romagnolo, sull’isola, lavora anche nelle raffinerie di Milazzo e Priolo.

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