L’inchiesta “Diabolik”, le condanne per i furti in città: impugnati i verdetti

 
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Immagini di repertorio

Gela. Due degli imputati hanno già provveduto ad impugnare i verdetti di condanna per il tramite dei loro legali, un terzo si appresta a farlo. Si rivolgeranno ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta i tre presunti ladri che nell’arco di pochi mesi avrebbero messo a segno diversi furti in appartamento, in città e anche nella vicina Niscemi. I difensori di Nicolò Morello e Michael Costarelli (gli avvocati Flavio Sinatra e Filippo Spina) hanno già impugnato il verdetto che il gup del tribunale di Gela ha emesso a fine novembre. Una scelta che verrà effettuata anche dalla difesa di Maurizio Smorta, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì. Al termine del giudizio abbreviato, il gup Paolo Fiore ha imposto cinque anni e quattro mesi di reclusione al trentacinquenne Morello, quattro anni al ventiduenne Smorta e due anni e otto mesi al ventiquattrenne Costarelli.

In base a quanto emerso dalle indagini, i tre avrebbero messo a segno furti a ripetizione, ricostruiti dai poliziotti del commissariato nel corso dell’indagine “Diabolik”. L’assoluzione è arrivata solo per un capo di imputazione contestato a Morello.

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