L’inchiesta sulle presunte frodi nel mercato del gasolio, quattro lasciano il carcere

 
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Gela. Attenuate le misure cautelari nei confronti di quattro coinvolti nell’indagine che ha portato ad accertare presunte irregolarità nella fornitura e nella successiva vendita di gasolio. Un giro fatto di operatori del settore e imprenditori attivi nel mercato. Tra i coinvolti c’è anche un gelese, probabilmente titolare di un’azienda di autotrasporto. In totale, sono quattro gli indagati, destinatari di provvedimenti di custodia cautelare in carcere. Ieri, sono stati sentiti a Balate dal gip Lirio Conti. Tra le accuse mosse dai pm della procura, a conclusione di un’indagine condotta dai finanzieri e da personale dell’Agenzia dogane monopoli, ci sarebbe quella di aver violato gli obblighi per il pagamento delle accise sul carburante. Per due catanesi arriva la scarcerazione ma non potranno rimanere sul territorio gelese.

Per gli altri due indagati (un altro autotrasportatore catanese e l’imprenditore gelese) sono stati disposti gli arresti domiciliari. Già nel corso degli interrogatori di garanzia, i difensori (gli avvocati Tommaso Vespo, Luca Blasi e Salvatrice Sarcià) hanno chiesto misure alternative alla detenzione, ritenuta sproporzionata rispetto alle accuse mosse ai coinvolti. Non è da escludere (anche se non è stato possibile accertare ulteriori particolari) che l’inchiesta possa essere più ampia.

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