L’indagine sulla violenza sessuale, ventinovenne accusato ha chiesto di essere sentito

 
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Gela. In attesa dell’incidente probatorio, fissato per ottobre, il ventinovenne indagato per la violenza sessuale a Montelungo respinge gli addebiti mossi dagli investigatori. Il giovane ha chiesto di essere sentito dai pm che hanno avviato gli approfondimenti, a seguito della denuncia sporta da una ventitreenne, che ha appunto raccontato di essere stata violentata, in una zona molto isolata. La richiesta, in questa fase, non è stata accolta. Sarebbe stata portata a Montelungo, con una scusa, e lì, poi, abusata. Pm e poliziotti hanno fatto partire le verifiche e la giovane, dopo i fatti, si è recata in ospedale. La violenza si sarebbe verificata a fine giugno. L’incidente probatorio servirà ad acquisire altri elementi. Il ventinovenne, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, ha chiesto di poter chiarire la vicenda, davanti ai pm, e il legale, a sua volta, ha avanzato richiesta di incidente probatorio.

Il gip ha accolto le indicazioni arrivate dalla procura e la ragazza sarà sentita, per riscontrare quanto fino adesso raccolto dagli inquirenti. Nella zona individuata, è stato trovato anche un telo da mare, pare usato per il rapporto sessuale. L’indagato ha negato ogni violenza e ha a sua volta avanzato una denuncia, contro ignoti.

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