L’industria del gioco d’azzardo in Italia: un vero e proprio brand

 
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Gela. 5.000 aziende, 120.000 punti vendita, ben oltre 6.000 punti gioco autorizzati tra sale bingo, agenzie di scommesse, locali con apparecchi da intrattenimento e punti vendita di lotto, lotterie e concorsi a premio. Incredibili i numeri del gioco d’azzardo in Italia divenuto un vero e proprio brand, una società enorme, e definito come la terza grande industria nostrana dopo Eni e Fiat. Al vertice della catena troviamo Sistema Gioco Italia, fondata nel 2012 e che raggruppa l’80% di costruttori italiani di slot. Dall’altra invece l’Associazione Concessionari Apparecchi da Intrattenimento fondata nel 2006 da un gruppo composto da BNL, Sogei, Olivetti, Alenia, Mael, Federazione italiana tabaccai e Cni.

La filiera italiana infatti rappresenta oltre il 15% del mercato europeo, il 5% del mercato mondiale e il 23% del mercato relativo al gioco online.I numeri, da capogiro, non finiscono qui. Se si pensa agli addetti ai lavori e alle figure professionali che orbitano intorno a questo mondo (dipendenti dei concessionari, dei gestori e dei produttori di macchine, rappresentanti e installatori, lavoratori dell’indotto e forza lavoro nei punti di vendita per la coordinazione dell’attività di gioco) si arriva ad un impegno complessivo di circa 150.000-200.000 persone. La cui posizione è ora messa a serio repentaglio dall’approvazione del Decreto Dignità, che prevede il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo.

La spesa complessiva lorda per il gioco nel 2016 era stata di 96 miliardi di euro (ai quali però occorreva sottrarre 77 miliardi di vincite pagate per determinare la spesa netta) con ben 9 miliardi andati sotto forma di gettito erariale allo Stato.

Lo scorso anno è stato ancora di crescita, come illustra la grafica in allegato proposta dal sito www.giochidislots.com: la spesa lorda complessiva ha sfondato il muro dei 100 miliardi di euro (facendo registrare un +4.6% rispetto al 2016) dove a farla da padrone sono sia gli apparecchi da intrattenimento e dalle video-lotterie, che da soli raggiungono i 48.5 miliardi di euro complessivi, che il comparto online. 

Fondamentale è stata la diffusione di Internet e dei dispositivi mobili, oltre all’introduzione di nuovi operatori nel mercato legale italiano. I numeri globali del segmento online (24% del mercato globale) sono dominati dai casinò online, slot machine, scommesse sportive e poker online. Con rilievo per i giochi di abilità a distanza a torneo, come il poker, che hanno totalizzato 828 milioni di euro. Vere e proprie sorprese sono invece le scommesse virtuali (1.384 milioni di euro) e il Betting Exchange (938 milioni di euro).

Di fronte a questi numeri diventa fondamentale tutelare l’utente che si avvicina o pratica gioco online. È quanto proposto in Sicilia da Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Salute Ars Sicilia che intende tutelare i soggetti vulnerabili affidando ai sindaci e alle amministrazioni comunali un potere regolamentare esplicito, che permetta loro di intervenire in modo efficace sulle questioni legate al gioco d’azzardo attraverso “un controllo sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro territorio disponendo, ove necessario regolamenti e prescrizioni restrittive“. Così si legge nella nel disegno di legge “Disposizioni di legge contro il gioco d’azzardo per la protezione dei minori e le dipendenze patologiche”, discussa lo scorso 23 ottobre durante la seduta della commissione Salute. Insieme ad essa, quella di Giancarlo Cancellieri, del Movimento 5 Stelle, che propone alla Regione Sicilia di adottare un distanziometro di 500 metri, la programmazione dell’attività di prevenzione e contrasto del Gap, la concessione di sgravi sulle tasse comunali e sull’Irap e l’utilizzo delle sanzioni dal mancato rispetto della legge per la cura dei giocatori patologici.

1 commento

  1. Questi sono i vizi più brutti che ci sono sulla terra, diminuite le licenze le autorizzazioni, e iniziate a chiudere qui schifosi centri scommesse di tutte le categorie di giochi, troppe persone si stanno consumando

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