Lite per la vendita di un’auto, si arrivò alla violenza: una condanna, assolta donna

 
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Gela. Tutto scaturì dalla compravendita di un’automobile. Ci sarebbero poi stati dissidi sul mancato pagamento. Il giudice Antonio Fiorenza, a conclusione del dibattimento di primo grado, ha condannato a nove mesi di reclusione l’ex rappresentante di una rivendita di vetture, che negli scorsi anni ha lasciato la città. Tra le altre accuse, gli venivano contestate la violenza privata e le lesioni. Ci sarebbe stata una lite, sfociata in aggressione, che avrebbe coinvolto anche l’acquirente. Elementi che hanno indotto il pm Pamela Cellura a chiedere la condanna. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Francesco Bellino, sarebbero mancate prove certe rispetto alle contestazioni. Assolta, invece, una donna che era a sua volta a processo.

Difesa dall’avvocato Flavio Sinatra, per lei è stato emesso un verdetto favorevole, con la formula “perché il fatto non sussiste”. In questo caso, è passata la linea ricostruttiva sostenuta dal legale.

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