“Livelli lago Biviere a rischio”, Consorzio non potrà attingere acqua

 
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Gela. Il Consorzio di bonifica non può attingere dalle acque del lago Biviere. I responsabili della Riserva orientata, già da metà agosto, hanno imposto la sospensione. Le acque del lago, che è un invaso naturale, rischiavano di andare sotto il livello di guardia, già definito in un protocollo di intesa. “Al di là del protocollo – spiega Emilio Giudice della Riserva orientata – è il piano di gestione che prevede la salvaguardia di queste acque. L’ambiente prevale su tutto”. Adesso, bisognerà trovare soluzioni alternative per far arrivare l’acqua ai campi della zona. Lo scarso approvvigionamento idrico ha già messo in ginocchio tante aziende del territorio e nonostante gli invasi artificiali, l’acqua non arriva. “Non possiamo mettere a repentaglio il lago Biviere – continua Giudice – anche perché verrebbe violato il piano di gestione”. A breve, potrebbe tenersi una conferenza di servizi alla Regione. Un’alternativa si lega alle acque del Ragoleto, che ad oggi praticamente non vengono sfruttate. “Nella zona, non riesce ad arrivare – prosegue Giudice – non abbiamo neanche le strutture di interconnessione adeguate. Il Biviere andrebbe interconnesso al Ragoleto. Il Consorzio di bonifica ha concessioni per l’approvvigionamento da quest’invaso artificiale. Il lago Biviere ha bisogno di stabilità idrica e non di oscillazioni. Non sarebbe sufficiente una deviazione del torrente Ficuzza, che mi pare sia stata anche proposta”.

I responsabili della Riserva non vogliono rischiare e hanno deciso di dare priorità alla tutela del lago. “Ci sono tante cose che non vanno e ognuno cerca di tutelare i propri interessi, lo fanno gli agricoltori ma lo fa anche l’industria – conclude – sono necessari controlli sugli abusivi dei pozzi e soprattutto c’è da rispettare il piano di gestione”.

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