Lo schianto in via Venezia e la morte del giovanissimo Salvatore Scerra, decisa l’archiviazione: la famiglia si opporrà

 
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Gela. Il giudice delle indagini preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione, formulata dai magistrati della procura in relazione alla morte del giovanissimo Salvatore Scerra. I pm della procura hanno chiesto l’archiviazione. Il diciassettenne perse la vita dopo un violento incidente stradale, all’incrocio tra via Venezia e via Tevere. Era in sella al suo motorino al momento dello scontro con un’utilitaria in transito. Per i magistrati della procura, infatti, non sussistono elementi certi per poter contestare ipotesi di reato, a cominciare dall’omicidio colposo. L’avvocato Nicoletta Cauchi, legale che assiste i familiari del giovanissimo morto, si è sempre opposta alla richiesta di archiviazione, chiedendo invece la prosecuzione dell’indagine, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità dietro alla morte. Il legale e i familiari del diciassettenne hanno sollevato molti dubbi soprattutto rispetto al contenuto dei rilievi e della relazione di servizio dei carabinieri intervenuti sul posto subito dopo lo schianto. Salvatore Scerra giunse oramai privo di vita all’ospedale Vittorio Emanuele. A questo punto, il legale della famiglia si prepara ad impugnare il provvedimento di archiviazione.

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