Lo sciopero in Eni? Rimane un’ipotesi: i chimici hanno incontrato Enimed, “no alle strumentalizzazioni”

 
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Gela. L’ipotesi dello sciopero non viene accantonata. Intanto, è partito nuovamente il confronto tra le segreterie provinciali dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec e i vertici locali di Eni. L’incontro con i vertici di Enimed. Tutto, però, monitorato dai segretari sindacali regionali del settore. Giovedì, a distanza di pochi giorni dal consiglio di fabbrica convocato per contestare l’unilateralità nelle scelte gestionali che sarebbe stata adottata dalla multinazionale, i segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania hanno incontrato i responsabili di Enimed. Al centro del vertice, la richiesta sindacale di ottenere maggiori certezze in merito al progetto della base logistica che sostituirà la piattaforma Prezioso K, nell’ambito del progetto tutto focalizzato sui programmi di esplorazione e trivellazione in mare. Un incontro che, molto probabilmente, verrà seguito da altri vertici, almeno fino allo stop del periodo natalizio. Da valutare, però, c’è anche l’iter della green refinery e, soprattutto, quello per la costruzione del “cuore” della riconversione voluta dalla multinazionale in città, ovvero l’impianto steam reforming.

Le autorizzazioni. I sindacati temono ulteriori rallentamenti, dovuti soprattutto all’iter per il rilascio delle autorizzazioni. “Ci sono tanti enti che devono intervenire in queste procedure – dice il segretario provinciale della Uiltec Uil Maurizio Castania – vogliamo evitare strumentalizzazioni che andrebbero a pesare solo sui lavoratori. Ovviamente, non accetteremo atteggiamenti di questo tipo neanche dalle istituzioni preposte alla valutazione e al successivo rilascio delle autorizzazioni”. Proprio per questa ragione, i chimici hanno scelto di interfacciarsi direttamente con i loro referenti regionali. Un incontro, proprio ieri, si è tenuto a Caltanissetta nel tentativo di organizzare una strategia concordata. Non a caso, le autorizzazioni più importanti dovranno comunque essere rilasciate a Palermo. Nei prossimi giorni, così, nuovi incontri sono in programma sia sul fronte raffineria che su quello delle bonifiche Syndial. Da valutare, ci sono numeri legati agli occupati e ai tempi di avvio dei lavori. Tutto, all’ombra di un’eventuale mobilitazione, da far scattare qualora le parti non raggiungessero l’intesa.

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