Lo scontro al porto isola, il Tar dà ragione ad Archimede: la capitaneria, “rispettare la sentenza”

 
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Gela. La scorsa settimana, la cerimonia ufficiale, che ha sancito il cambio di guardia alla guida della locale capitaneria di porto. Via il comandante Pietro Carosia, che ha ottenuto una nuova destinazione, e negli uffici sul lungomare Federico II di Svevia si è insediato Cosimo Carbonara. Un nuovo comandante che, tra i primi atti emanati, ha deciso di fare chiarezza al porto isola. Carbonara, infatti, ha appena firmato un’ordinanza che abroga ogni tipo di autorizzazione, concessa ai mezzi del gruppo Vigilanza Soccorso Antincendio. Provvedimenti, firmati invece dal comandante Carosia, che hanno scatenato una lunghissima battaglia giudiziaria, dopo i ricorsi presentati dai legali della società Archimede, che da decenni si occupa dei servizi antincendio e antinquinamento al porto isola. Con la drastica riduzione delle attività al porto isola, inevitabile effetto della fase di riconversione della fabbrica Eni, per diversi mesi, due aziende (Archimede e Vigilanza Soccorso Antincendio) si sono quasi fatte la guerra per svolgere le attività.

La sentenza del Tar. Lo scorso aprile, però, i giudici del Tar di Palermo hanno accolto per intero i ricorsi dei legali di Archimede, che contestavano l’operato del comandante Carosia, che avrebbe autorizzato i mezzi di Vigilanza Soccorso, non tenendo in considerazione la normativa in materia. I giudici palermitani hanno respinto qualsiasi iter semplificato, che avrebbe potuto eventualmente assicurare il rilascio delle autorizzazioni, tramite Scia. I giudici amministrativi, con il verdetto emesso, hanno anche annullato il nuovo regolamento del servizio integrativo antincendio. “L’annullamento del nuovo regolamento per un radicale vizio procedimentale assorbe ogni questione – hanno scritto i giudici – pure posta da Archimede, sulle disposizioni della stessa regolamentazione relative all’organico minimo per singola operazione e alla reperibilità del personale; aspetti che, naturalmente, i competenti organi, in sede di riedizione del potere, dovranno attentamente valutare tenendo conto delle peculiari caratteristiche del porto di Gela e delle navi oggetto del servizio, nonché dei profili di sicurezza delle operazioni”. Al gruppo Archimede è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. Il nuovo comandante ha proprio deciso di adeguarsi a quanto stabilito dalla sentenza e così ha emanato una delle sue prime ordinanze, da quando si è insediato negli uffici locali. “Le ordinanze, gli atti e le note citate in premessa – si legge nell’ordinanza – nonché ogni altro atto richiamato nella sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sono abrogate, con efficacia immediata”.

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