Lo scontro al porto isola, sospesa l’autorizzazione ai palermitani di Vigilanza soccorso: i manager di Archimede l’avevano impugnata

 
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Gela. Tutto sospeso, compresa l’autorizzazione rilasciata ai mezzi del gruppo palermitano Vigilanza soccorso antincendio. I giudici del tribunale amministrativo di Palermo hanno

in parte accolto le richieste di sospensiva avanzate dai legali della società siracusana Archimede.

La vicenda finisce al Tar. I manager dell’azienda, impegnata nel servizio antincendio e antinquinamento al porto isola Eni, hanno scelto di chiamare in causa la giustizia amministrativa per contestare le procedure adottate dai vertici della locale capitaneria di porto che, negli scorsi mesi, hanno rilasciato l’autorizzazione all’attività nel porto isola anche alla società palermitana Vigilanza soccorso antincendio. In sostanza, con il drastico calo dei lavori, dovuto soprattutto alla fase di riconversione della raffineria, le due aziende sono arrivate allo scontro giudiziario. I magistrati del Tar palermitano attendono ancora un rapporto completo sull’intera vicenda da parte della capitaneria. Intanto, con un’ordinanza, hanno sospeso gli effetti degli atti emanati in questa intricata vicenda, a cominciare dall’autorizzazione rilasciata ai palermitani di Vigilanza soccorso antincendio. I giudici entreranno nel merito del ricorso all’udienza del 17 luglio. Il comandate della capitaneria di porto Pietro Carosia, a sua volta, ha disposto la sospensione di tutti gli atti indicati dal Tar.

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