Lo spettacolo del neomelodico in centro, Pandetta apre con dedica “a tutti i 41 che stanno al 41 bis”

 
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Pandetta si è esibito ieri in città

Gela. “A tutti i 41 che stanno al 41 bis”. Ha esordito così il neomelodico catanese Niko Pandetta, che ieri sera si è esibito tra i vicoli del centro storico. Una festa privata, con il cantante etneo come ospite d’eccezione. Il suo spettacolo l’ha tenuto in strada, attorniato da decine di fan. Non è la prima volta che si lascia andare ad esternazioni, anche di sfregio verso la memoria dell’antimafia. Il nipote del boss etneo Salvatore Cappello, durante la partecipazione ad un programma Rai, non si fece troppi problemi a spiegare che i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi da Cosa nostra, “hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro”. La dedica ai detenuti al 41 bis, il regime del carcere duro imposto soprattutto agli esponenti della criminalità organizzata, la “star” neomelodica l’ha fatta durante lo spettacolo, introducendo uno dei suoi pezzi di riferimento. I fan hanno tranquillamente ripreso, smartphone alla mano, e Niko “King” Pandetta (così è soprannominato) ha postato il video sulla sua pagina facebook ufficiale, seguita da quasi 120 mila follower. Lo scorso luglio, al termine del giudizio di primo grado, è stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione dai giudici del tribunale di Catania, con l’accusa di spaccio di cocaina e marijuana.

Uno degli esiti dell’inchiesta “Double track”, che consentì agli investigatori di accertare una sua attività di spaccio, nonostante fosse sottoposto ai domiciliari. Il neomelodico, ieri sera, ha poi proseguito la sua personale esibizione, tra scatti e ovazioni e il finale dei fuochi d’artificio.

1 commento

  1. Solo a Gela capitano queste cose e soprattutto solo a Gela vengono invitati certi elementi. Gela non cambierà mai perché anche la gente onesta tiene la mentalità mafiosa.

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