Lo studio della fusione nucleare in città, domani firma intesa: ci saranno Conte e Descalzi

 
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Il premier Conte e l'ad di Eni Descalzi saranno alla firma dell'accordo

Gela. Eni e Cnr confermano l’accordo da venti milioni di euro che ricomprende anche il laboratorio di ricerca sulla fusione nucleare “pulita” da avviare in città. Domani, a Lecce, ci sarà il premier Giuseppe Conte all’incontro per la firma ufficiale del “joint research agreement”. A siglare l’intesa saranno l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e il presidente del Cnr Massimo Inguscio. I venti milioni di euro stanziati serviranno anche ai poli di ricerca di Metaponto, in Basilicata, che si occuperà degli studi sull’acqua; di Pozzuoli, in Campania, destinato a sviluppare studi in materia di agricoltura; di Lecce che invece sarà concentrato sul fenomeno del riscaldamento globale. In più occasioni, i manager del cane a sei zampe hanno assicurato che le attività di ricerca in città non saranno comunque rivolte all’avvio di impianti per la fusione nucleare.

Una questione finita al centro di alcune interrogazioni parlamentari. L’accordo è stato ufficializzato negli scorsi mesi e adesso si arriva alla firma nello stesso periodo del pre-avvio della green refinery negli impianti di contrada Piana del Signore.

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