L’ospedale al collasso, la commissione sanità: “Sala operatoria a rischio chiusura”

 
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Gela. La situazione rischia di diventare drammatica. Dopo la provocazione dei consigilieri dem, che hanno addirittura invocato la chiusura del pronto soccorso, arriva un altro allarme. La commissione ambiente e sanità, presieduta dalla grillina Virginia Farruggia, solleva un altro pericolo, lo stop della sala operatoria del nosocomio di Caposoprano. “La causa di questo timore è la mancanza di medici anestesisti. Sembra quasi una partita a monopoli, nella quale i cittadini gelesi debbano di continuo ripartire dal via. Sono due anni che sentiamo la stessa storia della fuga di medici in strutture ospedaliere di altre Asp. Ma perché – chiedono i consiglieri – nessun medico vuole restare a Gela? Forse perché non garantiamo loro un contratto che gli consenta di programmare nel medio termine la loro vita? Forse perché con un contratto rinnovato di trenta giorni in trenta giorni non riescono neanche ad affittare una casa? Perché in altre Regioni si sono sbloccati i concorsi e nella Regione Siciliana non riescono a fare neanche un’assunzione per un anno? Perché a Gela ci sono esami diagnostici con liste di attesa anche di un anno ed in altri piccoli centri limitrofi le liste si riducono ad un mese? La Commissione ambiente e sanità invita l’Asp a dare una spiegazione ai gelesi per tutti i reparti già chiusi in precedenza e per quelli che chiuderanno nel breve termine, già le lunghe liste di attesa inducono i cittadini ad andare in altre Asp della regione, creando i presupposti alla chiusura degli stessi”.

Farruggia e gli altri componenti della commissione, Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia, Maria Pingo e Crocifisso Napolitano, chiedono un incontro immediato al nuovo manager dell’Asp. “Vogliamo fare il punto della situazione – concludono – mostrandole il lavoro svolto in questi anni”.

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