Luce sui rifiuti, serve una commissione d’indagine: la richiesta di Amato appoggiata da Fi e Reset

 
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Gela. Il mancato utilizzo di un unico indice di stesura del Piano economico finanziario sfociato con la presa di posizione del Consiglio comunale Conti e costi dei rifiuti da verificare. che non ha approvato l’atto di giunta di aumento della Tari potrebbe finire sotto i riflettori di una commissione d’inchiesta. E’ stato il consigliere Angelo Amato, unico rappresentante del Movimento Cinque Stelle ad opporsi all’atto proposto dall’amministrazione comunale, retta da Domenico Messinese, a proporre una commissione di verifica dei conteggi del servizio di raccolta dei rifiuti proposti in Aula dai dirigenti comunali e contestati dalle forze di centro sinistra. “L’obiettivo è capire con esattezza cosa è accaduto negli ultimi cinque anni di gestione dei rifiuti – assicura il consigliere Amato – dire chi e cosa ha causato debiti fuori bilancio per circa 20 milioni di euro. Ho già protocollato la proposta di avviare una Commissione d’inchiesta che dovrà essere composta dai rappresentanti delle forze politiche presenti in Aula”.

Forza Italia e Reset per la commissione d’inchiesta. La proposta di Amato è stata raccolta da Luigi Di Dio e Francesca Caruso, esponenti del movimento Reset 4.0, oltre ai forzisti Crocifisso Napolitano e Salvatore Scerra, che ieri hanno indetto una conferenza stampa. “L’amministrazione è confusa e priva di idee – accusa Scerra (Forza Italia) – In cento giorni di governo il Movimento Cinque Stelle è stato capace di garantire sprechi e servizi inefficaci. Siamo contro gli aumenti che, tra l’altro, erano stati promessi in campagna elettorale dai grillini”. “Siamo in linea con la proposta di Amato – aggiunge Napolitano – di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione dei rifiuti. Siamo usciti dall’Aula, non votando, per protesta alla giunta grullina che invece prometteva la diminuzione delle tasse”. 

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