L’ultima bugia di Crocetta sul porto, i soldi delle compensazioni per l’inutile canale

 
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Il porto rifugio rimane una eterna incompiuta

Gela. L’ultima bugia di Rosario Crocetta è stata svelata. Porta la data del 23 ottobre  la delibera della Regione Siciliana Governata dal ex Presidente Crocetta che ha usato parte delle somme delle compensazione siglate dell’accordo del 27 settembre 2016 per i lavori di riprofilatura di emergenza per il ripristino dei fondali per la funzionalità dell’accesso al Porto rifugio di Gela,  per fare i lavori del canale dell’imboccatura in somma urgenza .

L’accordo con Comune ed Eni prevedeva tutt’altro.

Nella riunione del 13 febbraio 2017 – come ricorda il comitato Porto del Golfo ( vedi allegato verbale ) presso la presidenza della Regione Siciliana in presenza di tutti gli attori coinvolti, i pescatori abbandonavano il vertice insieme ai rappresentante  del Comune poichè sul prelievo delle somme per effettuare un ennesimo intervento in somma urgenza. Era stata ribadita l’inutilità di quell’intervento, tant’è che oggi il porto è ancora insabbiato.

Un intervento costato 300 mila euro, detratti dalle somme delle compensazioni di euro 5.880.000,00 ,e non anticipati dalla Regione Siciliana, come ampiamente annunciato dal governatore e dai suoi galoppini.

Il comitato intende chiedere di convocare con urgenza  il Gruppo di Lavoro Porto per la verifica dell’Inter  già avviato come previsto d’accordo per i lavori risolutivi per il porto di Gela e che il Comune intervenga nei confronti della Regione Siciliana per il recupero delle predette somme per il rispetto dell’accordo siglato il 27 settembre 2016 .

Ecco il verbale del 13 febbraio 2017

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