Lungomare a Manfria, progetto in commissione: possibile incarico tecnico

 
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Il progetto del lungomare di Manfria al vaglio della commissione

Gela. Il progetto è stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche e c’è anche uno stanziamento per la progettazione esecutiva. Il lungomare di Manfria è nuovamente al vaglio della commissione consiliare sviluppo economico, presieduta da Rosario Faraci. L’opera, che consentirebbe di realizzare una passeggiata sul mare nella frazione balneare, già nel corso della precedente consiliatura era stata proposta dall’ex gruppo di Energie per l’Italia, con il consigliere riconfermato Luigi Di Dio, che adesso è vicepresidente della commissione. “Gli stanziamenti per la progettazione li avevamo già trovati con un emendamento – dice – e credo che a breve verrà assegnato l’incarico per la progettazione. Prevediamo anche sentieri appositi che colleghino il lungomare sia alla Torre di Manfria che all’area di Poggio Arena”. Gli ex componenti della commissione, durante la precedente consiliatura, avevano effettuato un sopralluogo lungo la costa agrigentina, dove esistono strutture come quella alla base del possibile lungomare manfrino. In commissione, pare esserci condivisione sul progetto, con l’assenso del presidente Faraci e della stessa amministrazione comunale. “Riguardo al finanziamento – continua Di Dio – bisognerà valutare se ci saranno bandi aperti oppure l’eventuale uso dei fondi delle compensazioni minerarie”.

La commissione, che è composta anche dalla grillina Virginia Farruggia, dall’esponente di “Un’Altra Gela” Pierpaolo Grisanti e dal leghista Emanuele Alabiso, continua inoltre a valutare progetti e strumenti di finanziamento, in questa fase cruciali per coprire eventuali investimenti pubblici. “Abbiamo effettuato un monitoraggio su Patto per il Sud, Agenda Urbana e altri strumenti che dovrebbero assicurare finanziamenti certi all’ente – spiega Faraci – il confronto con i dirigenti è assolutamente aperto. Vogliamo essere in grado di dare un contributo concreto, senza divisioni politiche”.

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