M5s, scadenze elettorali in vista: Lorefice, "sì mi sento in lizza per una ricandidatura"
Gela. La mancata fiducia al governo Draghi continua a produrre effetti collaterali che si fanno sentire sull’assetto del Movimento cinquestelle. L’ex premier Giuseppe Conte è convinto che i grillini p...
Gela. La mancata fiducia al governo Draghi continua a produrre effetti collaterali che si fanno sentire sull’assetto del Movimento cinquestelle. L’ex premier Giuseppe Conte è convinto che i grillini possano presentarsi da soli alle politiche, con la garanzia di essere “il terzo incomodo”, attraverso un “programma progressista”. I cinquestelle, in queste settimane, hanno perso pezzi importanti. A livello locale, c’è chi attende di valutare il quadro complessivo. Nella corsa all’Ars, non ci sono vere certezze sull’alleanza con il Pd, visto che i vertici nazionali dem hanno chiuso a qualsiasi dialogo. Le primarie si sono ugualmente tenute, con la vittoria dell’europarlamentare del Pd Caterina Chinnici. I nomi che arrivano dal territorio per l’Ars sono soprattutto quelli degli uscenti, Nuccio Di Paola e Ketty Damante. Definire la lista non sarà cosa facile, con tanti pretendenti e qualcuno che potrebbe rimanere escluso o scegliere altre vie. Sicuramente, per le politiche si sente in corsa l’attuale senatore Pietro Lorefice. “Sì, certo. Sono in lizza e non vedo motivo per non sentirmi in corsa”, dice. Lorefice sta proseguendo la sua attività istituzionale, così come tutti i parlamentari nazionali. Il quadro attuale del Movimento cinquestelle non permette di sbilanciarsi troppo. “Credo che tutti i nodi verranno sciolti entro la prossima settimana – aggiunge Lorefice – bisognerà capire come verranno definite le liste e quale collocazione verrà assegnata agli uscenti”. Tra le fila dei pentastellati tiene ancora banco il dibattito sulla possibile deroga al vincolo dei due mandati.
Come ha riferito Conte, Grillo è stato irremovibile e non dovrebbero esserci “sconti” neanche per i big a cinquestelle. Lorefice, intanto, continua a tenere sotto osservazione i dossier che riguardano i progetti locali, ma a questo punto anche lui è proiettato alla prossima scadenza elettorale, nel tentativo di bissare il risultato di quattro anni fa e confermando l’appoggio alla linea Conte.
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