L’attore Madsen, da Kill Bill a Vento di Sicilia. Il regista sogna un festival a Gela

 
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Gela. Avete presente Budd? Il buttafuori  perdente, che in Kill Bill Vol II, vendica il cuore spezzato del fratello seppellendo  viva la sposa più arrabbiata e seducente del pianeta, Uma Thurman, spogliandola del suo unico mezzo di difesa , la celebre spada di Hanzo?

 Ebbene  Michael Madsen,  attore feticcio di Quentin Tarantino (il cui esordio risale con il film le Iene) sarà uno dei protagonisti  del film Vento di Sicilia, un  prodotto cinematografico realizzato dalla Vf production srl., società nata dal sodalizio tra il regista potentino Carlo Fusco e l’imprenditore gelese Nunzio Vella.

Un cast d’eccezione per un’eccezionale distribuzione che avverrà in Italia come in Giappone, in America e in Francia. Il film indipendente è il primo made in Italy che dopo 10 anni entra nel circuito Red Box e concorrerà al prossimo Terra di Siena Festival. Come omaggio alla città che ha creduto e ha ospitato molte scene del film, è stata annunciata a Gela  la prima visione gratuita. La scommessa dei fautori di questo progetto sarebbe quella di candidare a pieno titolo il territorio come location per la realizzazione di importanti produzioni, scuole di formazione e la creazione di un vero e proprio festival.  

Vento di Sicilia è stato girato anche a Palermo, Agrigento, Capaci e Isola delle Femmine come a  Roma e Los Angeles. La produzione ha puntato soprattutto sull’isola,  incantevole scrigno di innumerevoli tesori  paesaggistici e architettonici.

Insieme a Madsen,  ci sarà Danny Glover di Arma Letale; Hal Yamanouchi di Wolverine;  Luigi Maria Burruano , padre di Peppino Impestato ne i Cento Passi e attualmente impegnato nella fiction Baciamo le mani ; Mario Pupella, don Potrono nella serie L’onore e rispetto;  Steven Bauer, il fedele braccio destro di Al Pacino in Scarface;  John Savage de Il Padrino Parte III  e, infine,  Ebra Toorè di 22 minuti diretto da Vasily Serikov.

Il film sarà un susseguirsi incalzante di azione, sentimenti e flash back con cui il protagonista torna a rivivere un passato legato alla malavita, confessato ad un prete afroamericano durante un viaggio in treno.  Un viaggio che rappresenta un’intima introspezione, un’analisi dei ricordi confusi che si snoderanno  attraverso episodi cruenti di affari mafiosi e  intrighi familiari. Per quel che riguarda il genere, la pellicola  sembrerebbe  aggiungersi alla lunga e oramai stereotipata lista di film sulla mafia ambientata in Sicilia. Un pretesto per il regista nell’invitare tutti a vedere di persona che non si tratta del solito luogo comune. Con una promessa: un cinema dal genere nuovo per il prossimo film.  

 

  

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