Mafia e scommesse on line, revocati i domiciliari a padre e figlio: avranno l’obbligo di dimora

 
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Gela. Le motivazioni verranno rese note nei prossimi giorni, ma intanto i giudici del tribunale del riesame di Catania hanno in parte annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Angelo Cavaleri e del figlio Ivano, titolare di una sala scommesse a Caposoprano. Entrambi sono coinvolti nella maxi inchiesta su mafia e scommesse on-line, condotta dagli investigatori etnei. Si ipotizza l’interesse diretto dei clan nella gestione di un business milionario. I magistrati del riesame hanno in parte accolto le richieste del difensore dei due indagati, l’avvocato Francesco Enia. Sono stati revocati gli arresti domiciliari e saranno sottoposti all’obbligo di dimora a Gela, senza poter lasciare la città. In base alle accuse, non si esclude che l’attività dei Cavaleri possa in qualche modo aver fatto da traino alle mosse delle presunte menti dell’organizzazione. Una ricostruzione che il difensore ha respinto, sostenendo invece che la sala scommesse di Caposoprano (finita sotto sequestro) fosse condotta in maniera assolutamente regolare, senza violazioni delle norme in materia. La difesa infatti ha impugnato anche il provvedimento di sequestro emesso dai giudici del tribunale di Catania.

Nell’indagine è coinvolto un altro operatore gelese. Antonio Angelo Susino, titolare di una sala scommesse nella zona di via Crispi, negli scorsi giorni ha lasciato il carcere ed è stato trasferito ai domiciliari, dopo le richieste giunte dal difensore (l’avvocato Giacomo Ventura).

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