Maggioranza in cerca di sé stessa, niente vertice: Greco e i suoi devono ritrovarsi

 
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Greco, il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e il vicesindaco Terenziano Di Stefano

Gela. Quello di martedì, su iniziativa del sindaco Lucio Greco, sembrava quasi un pre-vertice, a ventiquattro ore dal consiglio comunale, che ha poi permesso alla maggioranza di chiudere il cerchio sul regolamento per la gestione degli immobili abusivi. I pro-Greco, sulla carta, si erano dati appuntamento nel fine settimana, per il vero confronto politico. Il tavolo non c’è stato. Probabilmente, se ne riparlerà nei prossimi giorni. La scorsa settimana è riesplosa la tensione nelle fila dell’alleanza dell’avvocato Greco. L’inaugurazione del tratto riqualificato di viale Mediterraneo, con tanto di presenze poco gradite (ai forzisti), ha dato la certezza che la maggioranza non è affatto pacificata e c’è pure chi non ha escluso di rivederne i confini politici. Lo stesso primo cittadino non ha eluso quest’ipotesi. Tra civici ed esponenti di Forza Italia non corre buon sangue e gli azzurri anche mercoledì sera, in consiglio, non hanno votato il regolamento sulla gestione degli immobili abusivi. Un’assenza che è stata sottolineata, con un tratto rosso, anche dal commissario cittadino dei berlusconiani. Nel corso di un confronto interno, Vincenzo Pepe ha chiesto ai suoi “di essere consequenziali”, ergo o si sta con la maggioranza, condividendo gli atti dell’amministrazione comunale, oppure si va all’opposizione. Greco pare assai certo che il parlamentare regionale Michele Mancuso non farà mancare la presenza dei suoi, che però continua ad essere sotto verifica costante. Tra i banchi dei civici traspare nettamente il disagio nel rapportarsi con i forzisti, visti come mine vaganti, che non danno certezze nonostante la presenza in giunta dell’assessore Nadia Gnoffo. Greco vuole mediare, senza rompere con nessuno. All’inaugurazione della scorsa settimana, non è passata inosservata la presenza di esponenti di spicco del Pd. Qualcuno, a partire dai forzisti, ha fatto riemergere gli “spettri” politici di un appoggio “sottobanco” dei dem, che possa passare anche dai rapporti tra l’assessore Romina Morselli (molto vicina al sindaco Lucio Greco) e dirigenti democratici. Morselli, intanto, è sicuramente riuscita a blindare il canale di dialogo istituzionale con l’assessore regionale Marco Falcone, altro punto di fortissima tensione nei rapporti con gli azzurri, vicini invece a Mancuso. Se le scaramucce interne tra civici e gruppi come Italia Viva (che ci sono stati), sembrano brevi acquazzoni quasi estivi, quella che più potrebbe pesare è la chiara incompatibilità politica tra gli esponenti di Forza Italia e il gruppo di maggioranza che sta con l’avvocato Greco (a partire dall’area civica). Gli stessi civici, il gruppo del suo movimento, ma anche centristi (Udc e Nuova Dc), renziani e l’indipendente Luigi Di Dio, sembrano i tasselli del blocco che potrà consentire a Greco di arrivare a fine mandato. Potrebbero esserci altri puntelli? Difficile dirlo, almeno in questa fase.

I fatti degli ultimi giorni, con l’inchiesta della procura che ha toccato due consiglieri di spicco dell’opposizione, i rappresentanti di Fratelli d’Italia Sandra Bennici (che si è ufficialmente dimessa) e Salvatore Scerra (che ha lasciato la presidenza della commissione servizi sociali e si è autosospeso dal partito), sembrano allontanare qualsiasi iniziativa volta ad una possibile mozione di sfiducia. Negli ambienti dell’opposizione se n’è parlato, a seguito dello scontro apertosi in maggioranza, ma ora arrivare ai numeri necessari non pare così semplice, senza peraltro poter avere un supporto pieno da due esponenti di ferro dell’opposizione alla giunta del sindaco. In maggioranza, soprattutto i civici vogliono una verifica complessiva e aspettano che il sindaco metta tutti intorno allo stesso tavolo, questa volta però dando condizioni stringenti e senza dipendere dagli umori cangianti della corsa verso le regionali.

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