Maggioranza in crisi, Popolo della Famiglia vuole verifica: “Su Caci troppi silenzi”

 
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Zappulla chiede una verifica politica

Gela. Il consigliere Valeria Caci, messa alla porta in malo modo dal sindaco, è ormai un affare politico. Il Popolo della Famiglia, gruppo politico del consigliere e che ha sostenuto la corsa elettorale del sindaco Lucio Greco, vuole una verifica. A chiederla è il presidente Emanuele Zappulla. Ieri, l’ex assessore Caci è stata perentoria. Su quanto accaduto sul futuro dell’ex monastero delle Benedettine vuole le scuse pubbliche del sindaco, che avrebbe usato toni del tutto estranei alla “cortesia istituzionale”. “Da più parti politiche arrivano oramai le richieste di verifica, riteniamo quindi necessario che il sindaco convochi senza indugio la coalizione – dice Zappulla – attraverso i suoi rappresentanti cittadini, per avere un riscontro dell’azione politico-amministrativa messa in atto nel pieno rispetto di chi, nella qualità di forza di governo, possa poter esprimere le proprie considerazioni su quanto già fatto e su quanto da fare. Il Popolo della Famiglia rimarrà comunque vigile sul proseguo delle attività, cercando di portare benessere alle famiglie”. Quelli del Popolo della Famiglia vogliono chiaramente che il sindaco torni sui propri passi, aprendo al dialogo sull’ex monastero, che in teoria dovrebbe ospitare l’esposizione provvisoria della nave arcaica. “La consigliera Caci ha sostenuto le ragioni della scuola, dei bambini che non sono messi nelle condizioni di svolgere le proprie attività come tutti gli altri – continua Zappulla – per questo, ha ed avrà sempre l’appoggio del Popolo della Famiglia. E’ l’uomo il centro del nostro progetto politico e la famiglia il fulcro attorno a cui ruota”. Ma è chiaro che i distinguo del Pdf sono soprattutto politici, rivolti anche a chi ha condiviso il percorso elettorale ma sul caso del consigliere Caci è rimasto in silenzio. “Siamo rammaricati del fatto che coloro che hanno avuto la necessità di farsi carico delle nostre istanze, per ritagliarsi un ruolo istituzionale – continua – non siano intervenuti sull’accaduto prendendone le distanze. Il Popolo della Famiglia ha solo questa prerogativa, stare accanto alle persone e servirle nel migliore modo possibile. Ci saremmo aspettati che qualcuno avesse fatto la ricognizione delle scuole nel mese di agosto, prima dell’inizio dell’anno scolastico, per avere il quadro chiaro sulle condizioni dei locali delle scuole e magari prendere provvedimenti prima che i bambini ci entrassero dentro. Invece no, abbiamo dovuto aspettare il problema e vedere che i nostri figli sono alloggiati in locali non agibili, come dichiarato dall’assessore al ramo”.

Il consigliere Caci ha platealmente smentito l’assessore Nadia Gnoffo e i rapporti in maggioranza sono sempre più tesi. “Anche sull’immobile dell’ex monastero delle Benedettine, oggetto di un’importante discussione per il suo riutilizzo per allocare il relitto della nave greca, il discorso non cambia – conclude – è evidente quindi che questa maggioranza si deve esporre e proporre un percorso comune, senza atteggiamenti autoreferenziali per il mantenimento dell’imprimitura ottenuta. Lo capiamo, le parole utilizzate sono forti, come forte è la convinzione che i risultati si ottengono solo attraverso la condivisione degli obiettivi e delle strategie”.

1 commento

  1. Se avete vle p…e uscite fuori dalla Giunta con quell’assessore alto e moro, altrimenti siete complici di Mancuso e sudditi di Greco.

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