“Maggioranza o opposizione, bisogna dichiararsi in aula”, Incardona: “No modello FI”

 
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Il consigliere Salvatore Incardona

Gela. Nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, non sono solo i civici a ritenere essenziale un confronto, che a questo punto si porrebbe quasi come una verifica politica. E’ chiaro che sono maturate incomprensioni interne, che rischiano di diventare insanabili. Il centrista Salvatore Incardona va anche oltre. “Sono certo che sia necessario un confronto e penso, anzi, che si debba convocare una seduta monotemetica di consiglio comunale, esclusivamente politica. E’ la sede più adatta e ognuno dovrà dichiararsi, se di maggioranza o di opposizione. Non è più il tempo delle vetrine. Assistiamo ad atteggiamenti, all’interno della maggioranza – dice l’esponente Udc – che sono inaccettabili. Ci sono gruppi e mi riferisco soprattutto a Forza Italia, che nel corso delle riunioni assumono una posizione che poi smentiscono in aula, non partecipando al voto su atti strategici oppure astenendosi. E’ molto grave e l’ha detto anche il commissario cittadino del partito. Il modello Forza Italia non può passare. A questo punto, comprendo le lamentele dei civici. Ogni consigliere comunale di maggioranza entra in aula sapendo ciò che andrà a votare e assisto ad atteggiamenti che non condivido per nulla. Non si può dire una cosa e poi fare l’esatto opposto”. Con un’alleanza politicamente monca, per Incardona a perderci è anzitutto la città. “I danni si concentrano sull’ente e sui cittadini – aggiunge – non va per nulla bene. La politica si dovrebbe fare nelle riunioni di maggioranza e non con i comunicati stampa. I giochetti in aula, per mandare messaggi al sindaco, stanno diventando la normalità e così si susseguono astensioni e voti contrari, a danno della città. Sembra che si faccia opposizione nonostante si stia in maggioranza”.

Probabilmente, Incardona vuole fare da sprone anche verso il sindaco, che ieri si è espresso richiamando civici e forzisti, ma senza rilanciare l’esigenza di un’eventuale nuova fase politica. Il monito è anche per quello che accade a livello amministrativo. “Il Pef e le tariffe Tari non possono arrivare in aula consiliare a ventiquattro ore dalla scadenza del termine – aggiunge il centrista – fortunatamente, il ministero ha prorogato il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione, altrimenti ci sarebbero stati molti problemi. Nel Pef ci sono parti da rivedere e serve un confronto ampio”. Nessuna ombra, comunque, sul lavoro dell’assessore Danilo Giordano, riferimento Udc in giunta. “Il rapporto prosegue e si lavora in sintonia – conclude – Giordano è il nostro assessore di riferimento”. Le future prospettive politiche, al momento non sembrano una priorità per il consigliere, più volte accostato a partiti diversi dall’Udc. Il presidente della commissione affari generali, invece, pare concentrato sugli attuali risvolti dei rapporti di maggioranza. Ad oggi, non ha mai fatto mancare il suo supporto al progetto del sindaco Lucio Greco.

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