“Mai sanata situazione dell’area Nord 2”, Giudice: “Insediamenti nonostante i vincoli”

 
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Gela. “Gli insediamenti industriali nell’area Nord 2 dell’ex Asi furono autorizzati e realizzati nonostante la presenza dei vincoli e queste violazioni non sono mai state sanate”. Stando alle norme in materia, come spiega il responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice, è assolutamente impossibile dare parere favorevole, anche ad interventi non impattanti. “L’Unione Europea è informata su quanto accadde per gli insediamenti industriali nell’area Nord 2 – dice Giudice – sono state rilasciate concessioni a costruire, senza che ce ne fossero i presupposti. Ora, purtroppo, le conseguenze sono evidenti. Anche autorizzare la collocazione di pannelli fotovoltaici, nei capannoni industriali di quella zona, non è possibile. Sarebbero necessarie compensazioni ambientali, vere, che non sono mai state proposte. La politica dovrebbe intervenire, in maniera seria”. Negli ultimi tempi, sembra che ci sia stata qualche interlocuzione, nel tentativo di affrontare la questione. “Rispetto al passato – aggiunge Giudice – sembra che il Comune voglia affrontare la questione. Forse, le sollecitazioni sono dovute al fatto che ci sono importanti finanziamenti, che potrebbero essere utilizzati per investire, attraverso il Pnrr e altri programmi, proprio in questa area. Se la situazione non si sblocca, però, tutto rimarrà abusivo”. Giudice, in quanto referente della Riserva Biviere, è chiamato a rilasciare pareri sui progetti che ricadono in quell’area. “Chiaramente, chi intende effettuare interventi in quella zona – spiega ancora – spesso non riesce a capire le ragioni dei pareri negativi. Ma le norme sono chiare e le sanatorie non si possono fare. Anche l’ex Asi ha forti responsabilità, perché non ha mai adeguato il piano regolatore, che è assai precedente ai vincoli. Nessuno ha l’interesse a bocciare progetti, che abbiano i requisiti. Però, dovrebbe essere la politica a prendere in mano la situazione. Noi, possiamo metterci a disposizione da un punto di vista tecnico, ma alla fine l’ultima parola spetta alla Commissione europea”. L’area nord 2 dell’ex Asi, inizialmente doveva rientrare nel processo di risanamento ambientale, assorbita quindi nella Riserva Biviere. Non fu così e iniziarono a sorgere i primi insediamenti produttivi e industriali, ma a quanto pare con un vulnus di fondo.

“Sarebbero necessarie vere compensazioni ambientali, con progetti concreti – ribadisce Giudice – però, vista la sussistenza di vincoli riconducibili principalmente alla tipologia dei Sic, non sarebbero sufficienti solo le compensazioni, ma ci dovrebbe comunque essere una valutazione della Commissione europea, che potrebbe decidere di non accoglierle”. Se da un lato si continua a discutere di investimenti e programmi di finanziamento (sia nazionali che dell’Unione europea); dall’altro, però, bisogna fare i conti con le falle del passato. Sull’area Nord 2 pesa un’urbanizzazione autorizzata nonostante la presenza dei vincoli e senza alcuna preventiva concertazione.

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