Maida ferma tre camion per il Muos: sale la tensione a Niscemi

 
0

Niscemi. Qualcuno ha ripensato a piazza Tienanmen. A quell’omino in camicia bianca e pantaloni neri che nella piazza di Pechino, il 4 giugno del 1989, si frappose ai carri armati del governo cinese.

Ieri mattina Giuseppe Maida, il cittadino “qualunque” ha fatto lo stesso. Il “nemico” erano tre camion che trasportavano il materiale necessario per il completamento dei lavori del sistema radar in contrada Ulmo a Niscemi. “Se volete passare ci dovete schiacciare”: un messaggio che Maida e i componenti del comitato No Muos non solo di Niscemi, ma anche di Acate, Vittoria e Caltagirone, hanno gridato ad alta voce.
Il consiglio comunale niscemese ha deliberato il divieto di transito della colonna mobile del Muos, Mobile User Objective System, che ha avuto inizio ieri 22 Novembre e che proseguirà fino al 2 Dicembre preso Bivio Apa-Ulmo. Maida ha piazzato la tenda nei pressi del cantiere ed ha dormito lì, insieme a Maurizio Iudicelli.

Ieri mattina sono giunti i primi camion. Maida era solo ma non si è spaventato. Si è messo in mezzo alla strada bloccando di fatto il camion che trasportava la base di una gru. Poi sono arrivati due amici fidati, il medico dentista Marino Miceli e Mario Iudicelli. Questi ultimi due hanno messo le loro auto di traverso in altri due ingressi del cantiere militare. “Giovedì notte c’erano circa trecento persone a manifestare con noi – dice Peppe Maida – non eravamo soli, ma spero che il coinvolgimento sia maggiore. C’è in gioco la salute ed il futuro delle nostre famiglie. Mi appello ai cittadini coraggiosi e sensibili”.

In contrada Ulmo dovranno essere realizzate tre grandi antenne radar che trasmetteranno con frequenze comprese tra i 240 e i 315 MHz situato all’interno della riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi. Maurizio Giannetto, insieme alla moglie, non ha mai lasciato solo Maida. “C’è stato un tentativo di forzare il blocco ai mezzi pesanti in transito verso la base Usa. Si sono opposti Giuseppe Maida ed altri, mettendosi di traverso sulla strada ed evitandone il passaggio. C’è bisogno di molte più persone. Chiunque sia sensibile al problema e voglia spendere magari solo un paio d’ore di tempo a darci una mano a rinforzare questi blocchi lo faccia. Consideri che siamo sempre in pochissimi a farlo e che Peppe Maida è lì ininterrottamente da ieri pomeriggio”. Il sindaco Francesco La Rosa ieri mattina ha raggiunto i manifestanti, ma serve una azione massiccia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here