Malati e morti, i dati shock dell’Iss e della Regione: spunta la consulta ambientale

 
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Gela. Prima, i dati del nuovo rapporto “Sentieri” dell’Istituto superiore di sanità e, poi, quelli della Regione. Numeri che hanno contribuito a rilanciare l’allarme rosso, costante ormai da decenni, sulle percentuali di malati e morti in città. Una scia nera che non si ferma e che i ricercatori tracciano per l’ennesima volta, dati alla mano. La politica, spesso fin troppo silente, tenta faticosamente di rompere la stasi. Spunta la consulta ambientale, uno dei tanti punti del programma dell’allora candidato grillino Domenico Messinese, mai concretizzato. Una sorta di gruppo di lavoro, composto da consiglieri comunali, comitati di quartiere e associazioni ambientaliste. Una consulta che si dovrebbe occupare proprio di approfondire quanto scritto e detto dai ricercatori e dagli enti che da decenni monitorano l’area locale, già inserita tra i siti di interesse nazionale per le bonifiche, proprio a causa della presenza dell’industria pesante. “E’ una proposta che come Movimento cinque stelle – spiega il consigliere grillino Virginia Farruggia – avevamo inserito nel programma elettorale, presentato tre anni fa alla città. Da allora, però, non è mai stata costituita. I dati, anche quelli più recenti, sono allarmanti e non possono essere trascurati. Credo che valuterò l’istituzione della consulta ambientale insieme ai componenti della commissione comunale ambiente e sanità”.

Dati e numeri da emergenza. Il modello al quale guarda la grillina è quello del Comune di Torino, dove la consulta è stata istituita. “E’ un precedete interessante che va studiato – conclude – è chiaro che in città dovremmo concentrarci soprattutto su quanto accade a livello di emergenza sanitaria, con le percentuali di malati e morti che sono anomale e fuori norma, come più volte indicato da esperti e istituti di ricerca”. “Il profilo generale di salute che ne emerge è quello di un’alterazione delle condizioni di salute della popolazione residente, legata alla multifattorialità delle esposizioni tipiche delle aree in studio – si legge nel rapporto reso pubblico dalla Regione sulle aree inserite tra i siti di interesse nazionale – tra le malattie non tumorali eccessi di mortalità, per entrambi i generi, si osservano per le malattie del sistema circolatorio e in particolare per malattie ischemiche del cuore (in entrambi i generi), cerebrovascolari (negli uomini) e dell’apparato digerente (cirrosi, uomini)”.

1 commento

  1. Perche Eni a dismesso la raffineria e non ha fatto le bonifiche, oltre il danno anche la beffa, BONIFICHE BONIFICHE BONIFICHE

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