Malformazioni e industria, c’è la proposta di transazione economica: i periti confermano il nesso

 
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Gela. Il giudice Alessandro Laurino ha formalizzato la prima proposta di transazione economica nel corso dell’accertamento tecnico preventivo sul caso di una trentina di malformazioni e patologie denunciate da altrettanti nuclei familiari. I periti confermano il nesso causale. La proposta di transazione è stata rivolta alle parti e ai legali che assistono le società Eni, Syndial e Raffineria di Gela chiamate in giudizio da nuclei familiari che avrebbero subito conseguenze dalla presenza industriale in città e dalle emissioni della fabbrica di contrada Piana del Signore. La proposta di transazione economica è stata formulata nel corso di un’udienza tenutasi negli scorsi giorni. Intanto, il collegio di periti integrato dai docenti universitari Alessandro Bacaloni e Benedetto De Vivo, ha inoltrato alle parti la relazione tecnica bis nella quale si valutano i possibili collegamenti tra le patologie denunciate dalle famiglie arrivate in giudizio e la presenza industriale in città.

A luglio un nuovo confronto. Come nella prima versione della perizia, anche la successiva conferma, nella maggior parte dei casi in esame, l’esistenza di un nesso causale. I legali delle società del gruppo Eni, comunque, potranno presentare controdeduzioni entro il termine del prossimo 31 maggio. Il giudice ha già fissato per il prossimo 16 luglio una nuova udienza. Potrebbe essere l’occasione per capire se il pool legale di Eni dirà sì alle proposte transattive, chiudendo l’intera procedura senza ulteriori tappe tra le aule del tribunale. Le famiglie, invece, sono assistite dagli avvocati Maurizio Cannizzo, Veruscha Polara, Luigi Fontanella e Lucio Greco.

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