“Malleus”, Cassazione annulla con rinvio per Radicia, Domicoli, Casciana e Nicosia

 
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Gela. Per gli investigatori avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel traffico di droga, gestito dal gruppo dei Rinzivillo. Dopo le pesanti condanne pronunciate dai gup del tribunale di Caltanissetta, ridimensionate in appello, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto gran parte delle richieste avanzate nei ricorsi presentati dalle difese di Antonio Radicia, Giuseppe Domicoli, Ivan Casciana e Baldassarre Nicosia. I magistrati romani hanno disposto l’annullamento con rinvio per Radicia, Domicoli e Casciana, rispetto all’aggravante mafiosa. Secondo i giudici capitolini, la Corte d’appello nissena dovrà rivalutare quest’aspetto. Se dovesse cadere l’aggravante mafiosa anche nel procedimento d’appello bis, allora l’entità delle condanne potrebbe ulteriormente diminuire. I tre sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello e Paola Turco, che hanno sostenuto le loro ragioni nei ricorsi proposti nel giudizio di legittimità. L’annullamento con rinvio è stato deciso anche nel caso di Baldassarre Nicosia, per i capi di imputazione che gli venivano contestati. L’imputato è difeso dall’avvocato Cristina Alfieri e anche sul suo caso dovranno ritornare i giudici di appello nisseni.

Con le sentenze impugnate in Cassazione, per Antonio Radicia era stata disposta la condanna a sette anni e quattro mesi di reclusione a fronte dei ventotto complessivi decisi invece dal gup; sei anni e otto mesi a Domicoli; cinque anni e otto mesi per Casciana; quattro anni e tre mesi a Nicosia. Tutte condanne che i giudici di appello dovranno riconsiderare alla luce di quanto deciso dalla Corte di Cassazione. Negli scorsi mesi, sempre la Cassazione aveva disposto l’annullamento per le posizioni di altri coinvolti nell’inchiesta “Malleus”.

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