Mancano i loculi e proseguono le requisizioni, spunta il caso del forno crematorio fermo a Farello

 
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Gela. “Purtroppo, il numero di loculi comunali non ci permette di soddisfare tutte le richieste. Di conseguenza, senza nuovi interventi, almeno per il momento, proseguiremo nelle requisizioni di quelli delle confraternite”. I mille loculi inseriti nel piano triennale. L’assessore Nuccio Di Paola, anche per questa ragione, ha proposto la realizzazione di almeno mille nuovi loculi comunali per cercare di evitare emergenze. Un progetto che dovrebbe essere finanziato anche per il tramite degli oneri già pagati proprio dai privati delle confraternite che hanno costruito, negli scorsi mesi, una serie di loculi e cappelle a Farello. Il progetto dell’assessore è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche mentre rimane in ballo quello privato presentato dal gruppo Russello e, lo scorso anno, bocciato dal consiglio comunale.

Il forno crematorio di Farello. Davanti a numeri che non consentono di rispondere a tutte le richieste, il capogruppo di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino solleva il caso del sistema per la cremazione delle salme fermo a Farello. Non a caso, ha scelto di presentare un’interrogazione. “Nonostante il cimitero Farello – scrive il consigliere – sia dotato di un forno crematorio, i familiari di molti defunti, decisi a cremare le salme, sono costretti a recarsi in altri siti dotati di questo sistema”. Per questo motivo, Cascino si rivolge all’amministrazione comunale. “Peraltro – dice ancora – la presenza di un sistema di cremazione delle salme è previsto dal regolamento di polizia mortuaria”. 

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