“Mancuso? Teme che FI non prenda il seggio”, Di Cristina: “Non è leader coalizione”

 
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Per Di Cristina il Pd non ha cambiato posizione sui rifiuti

Gela. “La città non ha bisogno della mancette di Mancuso e dei suoi amici. Prima di tutto, dovrebbe spiegare perché la gara per i lavori del porto rifugio viene annunciata come imminente da quasi due anni e perché siano stati tagliati più di 130 milioni della darsena commerciale”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina richiama nuovamente le responsabilità politiche del centrodestra locale e soprattutto del deputato regionale Michele Mancuso, che invece ha respinto le dure accuse di dem e grillini, spiegando che “al Pd inizia a mancare la terra sotto i piedi”. “E’ inutile che Mancuso voglia far capire che la Regione non ha responsabilità su quanto accaduto per il porto rifugio e invece scarica le colpe sul governo nazionale – dice Di Cristina – vorrei ricordargli che Forza Italia è al governo nazionale ed è una forza del governo regionale del presidente Musumeci. La città, da un deputato di maggioranza, pretende risultati e non polemiche”. Di Cristina ritorna sugli interessi elettorali che stanno già iniziando a ruotare intorno a temi come il porto rifugio, ma non solo. “Mancuso esca dall’infinita campagna elettorale – aggiunge – per le regionali c’è tempo. Probabilmente, teme che Forza Italia non riuscirà neanche ad avere un seggio. E’ chiaramente in difficoltà. In consiglio comunale, addirittura, sul tema dei disabili i suoi consiglieri non hanno votato a supporto della posizione espressa dal loro stesso assessore. Posso capire che inizi ad essere molto preoccupato”. Il segretario provinciale dem sa benissimo che il deputato azzurro continua ad essere uno “sponsor” politico fondamentale per le sorti della giunta Greco e chiaramente tira in ballo anche l’avvocato. “Se non sbaglio, è il sindaco Lucio Greco il leader della coalizione di maggioranza, della quale il Pd non fa più parte – continua – non mi pare che il leader sia Mancuso, anche se si atteggia come tale. A questo punto, mi rivolgo anche al sindaco. La città ha votato per lui e non certo per Mancuso, che rappresenta solo una parte minima dell’alleanza”. Il segretario dem fa l’affondo finale.

“Sappiamo che l’unico vero problema di Mancuso è arrivare al secondo assessorato – conclude – noi, invece, lavoriamo per cercare di dare risposte alla città. Faccia a meno di parlare di un Pd sempre presente da trenta o quaranta anni, perché forse ha dimenticato che negli ultimi ventisei anni, almeno ventidue sono stati tutti di governi regionali di centrodestra e non mi pare che abbiano dato grande attenzione alla nostra città”. Tra gli ex alleati nella giunta Greco il divorzio è stato sancito da tempo e i toni sono sempre più concitati, quasi a rimarcare che l’esperimento “arcobaleno” è ormai riposto nel dimenticatoio.

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