Maniscalco ha incontrato i consiglieri, Fi riapre il fronte della sfiducia: “Per Messinese tempo scaduto”

 
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Gela. Sembravano quelli più propensi a trattare con il sindaco, magari verso l’ipotesi di un governo di salute pubblica che potesse salvare il salvabile. I forzisti, però, rompono gli indugi. La batosta arrivata dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti sembra aver fatto da sprone. Ieri, il coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco ha avuto un faccia a faccia con i consiglieri comunali del gruppo. Forza Italia va alla sfiducia. “Siamo stati i primi ad aprire alla trattativa – dice Maniscalco – abbiamo dato una possibilità al sindaco, esponendo pubblicamente le nostre proposte. Il risultato è stato un silenzio totale, con una città in ginocchio”. Il coordinatore ha già in mente di incontrare anche la base del partito, di modo da coinvolgere tutti nella scelta. La road map, però, è già tracciata. I forzisti non si tireranno indietro nel percorso che condurrà all’approvazione delle misure correttive chieste dai magistrati contabili, ma poi sarà solo sfiducia. “Non credo che ci siano altre possibilità – chiosa Maniscalco – il tempo al sindaco lo abbiamo concesso, adesso per noi è scaduto”.

Misure correttive e poi sfiducia? A questo punto, i forzisti si schierano sulla stessa linea di altri gruppi della coalizione di centrodestra, che davanti al protratto silenzio del sindaco, appaiono oramai orientati per una nuova mozione di sfiducia, sarebbe la terza. Del resto, ci sarà da fare i conti anche con le scadenze. Un’eventuale mozione di sfiducia dovrà arrivare in aula, non oltre il prossimo novembre. Poi, sarà troppo tardi, dato che la legge non prevede altre soluzioni nella fase finale della sindacatura. Dopo le misure correttive, si apriranno di nuovo le danze? Le mosse del sindaco e del suo vice Simone Siciliano non stanno piacendo a nessuno e i partiti non ci stanno a passare per quelli che propongono, ma senza ottenere risposte.

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