Mascherine e controlli obbligatori, una famiglia gelese in Cina: “Situazione surreale”

 
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Shenzhen. C’è anche una coppia di gelesi tra i tanti italiani che in questo momento si trovano per studio o per lavoro in Cina. Con le scuole e gli uffici chiusi da una settimana e le strade deserte le giornate scorrono in maniera surreale. “Siamo sereni – ci raccontano – anche se un po’ d’ansia c’è. Speriamo tutto si risolva al più presto”.

Attorno all’emergenza “coronavirus” che sta tenendo con il fiato sospeso l’intera popolazione mondiale si intrecciano le storie di tanti italiani che in questo momento si trovano per studio o per lavoro in Cina.Tra loro anche Mirko e Valeria Guarnera, ingegnere lui e architetto lei, che da cinque anni vivono a Shenzhen, a pochi chilometri da Hong Kong, insieme ai loro due figli. Da quando è scoppiata l’emergenza vivono in una situazione surreale. A Shenzhen, le scuole e gli uffici sono chiusi da una settimana, così come i cinema, i teatri e i musei. Per le strade si gira solo con le mascherine ed è obbligatorio il check della temperatura anche per entrare al supermercato. Loro intanto passano le giornate praticamente confinati nel residence dove vivono e da dove ci raccontano le loro sensazioni di questi giorni.

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