Mascherine sequestrate e farmacista denunciato, Bordonaro: “Non ho venduto quelle scadute”

 
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Gela. “Nessuna mascherina dello stock scaduto nel 2011 è stata venduta al pubblico”. Lo spiega il dottor Leonardo Bordonaro, titolare dell’omonima farmacia in centro storico, denunciato dai militari della guardia di finanza con l’accusa di frode commerciale. Dopo i controlli e i sequestri, i finanzieri ritengono che abbia messo in vendita mascherine non più idonee e ad un prezzo superiore a quello di mercato, approfittando dell’emergenza Coronavirus. “Non potevo sapere che fossero scadute, avendo acquistato il pacco chiuso e sigillato – dice ancora – sono stato io per primo ad essere danneggiato dal grossista, nei cui confronti mi rivarrò legalmente. Mi sono accorto di quanto era accaduto solo dopo che i militari della guardia di finanza hanno aperto il pacco. Le mascherine vendute al pubblico nei giorni precedenti non appartenevano a quello stock ed erano assolutamente regolari. Voglio rassicurare tutti. Se qualcuno dovesse accertare di avere acquistato un prodotto scaduto sono pronto a rimborsarlo immediatamente. Ma non sarà così”. Le mascherine vendute dall’inizio dell’emergenza sarebbero tutte regolari, come riporta la data di scadenza sulle scatole degli stock venduti (che pubblichiamo). Il titolare si difende, sostenendo di aver agito solo per dare un servizio alla città, in un momento molto difficile. “In una situazione di assoluta emergenza, non ho controllato, al momento dell’acquisto, la data di scadenza – continua – la mia priorità era soddisfare le innumerevoli richieste di acquisto mascherine da parte dei clienti. Non potevo immaginare di acquistare prodotti vecchi al prezzo di prodotti nuovi. Ma ribadisco nessuna di quelle mascherine è stata venduta al pubblico”. Anche il legale che lo rappresenta, l’avvocato Joseph Donegani, ribadisce la correttezza del lavoro svolto da Bordonaro, che risponderà alle contestazioni mossegli.

Secondo Bordonaro gli stock venduti non erano scaduti

“In ogni caso, parliamo di prodotti di tipo meccanico, non chimici, per i quali la data di scadenza è assolutamente relativa – conclude – ho ricevuto tantissimi attestati di stima e solidarietà da parte di tutti, clienti e colleghi, che conoscono la mia buona fede, la correttezza e la linearità del mio operato, sempre pronto a farmi in quattro per soddisfare le necessità degli altri. Questo mi dà forza per superare psicologicamente la profonda amarezza e lo sconforto di questi giorni”. I finanzieri hanno effettuato verifiche e ritengono invece di aver individuato una possibile speculazione commerciale, in una fase molto delicata dell’emergenza in atto.

 

1 commento

  1. Se qualcuno ha mostrato solidarietà ad uno che ha speculato sul prezzo delle mascherine in un momento di panico generalizzato, allora è più ……… di lei. Si definisca lei, per questo ho lasciato i puntini, io non trovo il termine adatto.

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