Matrimonio finito dopo poche settimane, ex contro: condanne per lesioni annullate

 
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Gela. Un matrimonio finito, dopo poche settimane dalla celebrazione, innescò fortissime tensioni tra due nuclei familiari. Si arrivò anche alle mani. Vicende inevitabilmente approdate a giudizio. La Corte di Cassazione ha di fatto messo la parola fine anche all’ultima “puntata”, disponendo l’annullamento senza rinvio delle condanne, a quattro mesi di reclusione ciascuno, che pendevano sull’ex marito e sulla sorella dell’uomo. Erano accusati di lesioni ai danni dei familiari dell’ex consorte. Nei precedenti gradi di giudizio, erano già cadute contestazioni più pesanti, come quella di maltrattamenti all’ex moglie, che denunciò di essere stata picchiata, anche durante la gravidanza. Il difensore dei due imputati, l’avvocato Salvo Macrì, si è rivolto alla Cassazione, dopo che in appello c’era stata una riduzione delle pene.

I giudici romani hanno accolto il ricorso, con l’annullamento, anche se le motivazioni verranno depositate successivamente. In primo grado, invece, erano già stati assolti l’ex consorte e i suoi familiari, inzizialmente ritenuti responsabili della rissa. Assistiti dall’avvocato Giovanna Miceli, ottennero una decisione favorevole. La Cassazione ha invece annullato le condanne per l’uomo (un piccolo imprenditore) e per la sorella.

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