Maxi piantagione di marijuana scoperta a Dirillo, avrebbe fruttato 1 milione di euro

 
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Niscemi. Settemiladuecento piante di marijuana coltivate e sorvegliate da un sofisticato sistema di videosorveglianza. Droga che se immessa sul mercato dopo il processo di essiccamento e lavorazione avrebbe potuto produrre 1 milione e mezzo di “canne” e 1 milione di euro di introiti. Sono questi i dettagli dell’operazione condotta congiuntamente dagli agenti del commissariato di Niscemi e Vittoria. Arrestato il custode della “serra”, Giovanni Rubbino, 57 anni, di Vittoria.

Gli agenti niscemesi diretti dal commissario capo Andrea Monaco, insieme alla squadra investigativa del commissariato di Vittoria diretto dal vice Questore Aggiunto Rosario Amarù, da settimane controllavano la serra in contrada Dirillo, nel territorio di Acate (RG).

All’interno di un vasto appezzamento di terreno è stato trovato un impianto serricolo di oltre 5000 mq all’interno del quale era coltivata della cannabis indica ossia della marijuana di varietà K17 e K18 più comunemente conosciuta come “Skunk”, una pianta creata attraverso incroci tra preesistenti varietà di cannabis e che si caratterizza per l’ottima resa in principio attivo e l’odore particolarmente pungente, oggi tra le varietà maggiormente diffuse nel mercato illecito di questo stupefacente.

La coltivazione era condotta mediante le più aggiornate tecniche agronomiche; le piante disposte in filari regolari erano parzialmente occultate o meglio, si cercava di confonderle attraverso l’impianto, nelle stesse serre, di due filari di piante di pomodoro prospicienti i lati perimetrali, in tal modo cercando di dissimularle a queste all’esterno.

Rubbino aveva stipulato un contratto di affitto registrato all’Agenzia delle Entrate di Vittoria dell’azienda agricola in questione, che è di proprietà di niscemesi, allo stato risultati estranei alla vicenda. All’interno delle serre sono state rinvenute più di 7200 piante coltivate da circa due mesi e prossime alla raccolta perché già sviluppate, con rigogliose infiorescenze e quindi con il massimo contenuto di principio attivo. Il peso medio di ciascuna pianta è stato misurato in 650 grammi; pertanto si stima una quantità di marijuana verde del peso di circa quattro tonnellate e mezzo che una volta essiccata ne avrebbe prodotto 1500 chilogrammi circa da commercializzare.

L’appezzamento di terreno e le coltivazioni illecite sono state poste in sequestro. 

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